visione

Il geopatrimonio – definito come patrimonio naturalistico e storico-archeologico di un territorio – costituisce uno dei pilastri fondamentali del patrimonio della Valle di Blenio ed è riconosciuto in numerosi inventari, sia a livello cantonale sia a livello svizzero. La valorizzazione del geopatrimonio è parte integrante della valorizzazione integrata delle varie tipologie di patrimonio – naturalistico, storico-archeologico e culturale – dove il patrimonio di un territorio è situato all’interfaccia tra Uomo, paesaggio e cultura.

Questi legami intrinseci, che costituiscono l’anima patrimoniale e paesaggistica di un territorio, traducono la sua storia totale, dove non vi è distinzione fra gli aspetti storico-culturali e il contesto naturalistico, sia esso biotico (specie viventi animali e vegetali) o abiotico (minerali, rocce, suoli e forme del rilievo). L’assenza di filtri disciplinari è fondamentale per mediare didatticamente e turisticamente il patrimonio, con l’obiettivo di considerarlo in maniera integrata e unitaria, senza nessuno steccato mentale.

Fedele a questo concetto, il Museo storico etnografico Valle di Blenio si prefigge di essere presente virtualmente sull’insieme del territorio della valle, facendo però sempre perno sul patrimonio materiale conservato presso le sue sedi museali. Il legame fra materialità e immaterialità del patrimonio favorito dal Portale cartografico interattivo favorisce inoltre un dialogo fra le generazioni, così da consentire la trasmissione dei valori del patrimonio attraverso di esse. La nostra visione è quella di portare avanti la cultura della conoscenza della Valle di Blenio per una sua valorizzazione più integrata, informando e interessando le nuove generazioni sulla storia delle proprie radici e permettendo loro di esplorare virtualmente il territorio che è stato plasmato dalle generazioni che le hanno precedute e che, a loro volta, lo trasmetteranno alle generazioni che le si avvicenderanno nel futuro.

missione

Il Portale cartografico del geopatrimonio della Valle di Blenio è costituito da una piattaforma digitale dotata di carta geoturistica interattiva che funge al contempo da banca dati territoriale dei principali siti culturali della Valle di Blenio, in continua evoluzione e aggiornamento e consultabile facilmente in ogni momento.

La nostra missione è triplice. In primo luogo, fornire una piattaforma digitale che consenta di riunire i siti, gli oggetti e i percorsi dedicati alla scoperta del patrimonio della Valle di Blenio e che sia al contempo di facile utilizzo da parte dell’utente. In secondo luogo, valorizzare il geopatrimonio presente sull’insieme del territorio del distretto, pur facendo perno su quanto conservato ed esposto presso il Palazzo dei Landfogti di Lottigna e la Cà da Rivöi di Olivone. In terzo luogo, mettere a disposizione una piattaforma digitale comune a tutti gli enti partner che saranno interessati a presentare al pubblico e a mediare dei contenuti geodidattici sotto forma di itinerari geoturistici in ambito storico-archeologico, culturale e territoriale.

La piattaforma digitale e la sua interrelazione con il territorio offre la possibilità di scoperta individuale o collettiva del geopatrimonio bleniese, che diventa fruibile in scala 1:1 anche grazie alla rete di sentieri escursionistici o ad altre modalità di mobilità “dolce”. Questo a vantaggio della popolazione residente e delle scuole, ma anche dei residenti secondari e dei turisti occasionali, che si possono creare il proprio percorso di scoperta o fruire degli itinerari tematici che arricchiscono il Portale cartografico.

storico

il progetto

Il Portale cartografico interattivo è stato sviluppato da un’idea del Museo storico etnografico Valle di Blenio. Per la sua creazione, ha beneficiato di un sostegno finanziario fra giugno 2021 e agosto 2022 da parte della Repubblica e Cantone Ticino, Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, secondo la Legge federale Covid-19 nel settore della cultura.

La gestione del progetto, l’elaborazione del concetto, la cartografia e curatela dei contenuti, l’allestimento delle banche dati sono stati svolti da Cristian Scapozza (Museo storico etnografico Valle di Blenio fino al 2022, SUPSI – Istituto scienze della Terra dal 2023). La programmazione informatica così come la progettazione, allestimento e design del Portale cartografico sono stati concepiti e sviluppati da Gabriele Beretta (gber – swiss graphic designer). Lo svolgimento del progetto ha beneficiato del supporto di Vilmos Cancelli, Valentina Cima e Patrick Fitze (Museo storico etnografico Valle di Blenio).

ringraziamenti

Un ringraziamento particolare per la fornitura di dati, materiale specifico e per la collaborazione istituzionale va agli enti e alle persone seguenti:

  • Ufficio dei beni culturali, Servizio inventario (Katja Bigger e Martina Croci), per la fornitura dei dati concernenti i beni culturali presenti sul territorio della Valle di Blenio;
  • Enzo Chiaravalloti (QdiRGrafic, Biasca), Andrea Persico e Georgia Scapozza, per la fornitura delle fotografie che non erano di proprietà del Museo storico etnografico Valle di Blenio;
  • Aldo Balmelli, per la possibilità di pubblicare nel Portale cartografico le coppie di fotografie dei suoi Paesaggi minimi della Valle di Blenio;
  • Fondazione Voce di Blenio (Tarcisio Cima) e Redazione di Voce di Blenio (Nelly Aspari Algisi e Mara Zanetti Maestrani), per la messa a disposizione dei Voce dossier.

paesaggi minimi

I Paesaggi minimi sono un concetto creato dal fotografo Aldo Balmelli, che è nato e vive a Collina d’Oro e che con il suo sguardo di artista ha colto molti dettagli dei paesaggi della Valle di Blenio e li ha accostati per creare una serie di 72 coppie di fotografie che dialogano fra loro. Gli scatti, realizzati nel 2020 durante il confinamento dovuto alla pandemia di Covid-19, sono qui proposti in chiave inedita, sfruttando le peculiarità del Portale cartografico interattivo. Lo sguardo di Aldo Balmelli sul territorio della Valle di Blenio è valorizzato in forma originale mediante la georeferenziazione dei suoi scatti e la possibilità di scoprirli mediante 144 punti di accesso alle coppie di fotografie, ogni coppia essendo accessibile partendo da ognuna delle due fotografie che la compongono. Per rispetto della proprietà privata e la difficoltà di reperire il punto esatto rappresentato nelle immagini, in alcuni casi è indicata una posizione generica, comunque sempre mantenuta all’interno del villaggio nel quale Aldo Balmelli ha scattato la fotografia.

Voce di Blenio

In accordo con la Fondazione Voce di Blenio – istituzione assieme alla quale il Museo storico etnografico Valle di Blenio ha curato nel biennio 2020–2021 la rassegna temporanea 50 di voce 50 di blenio dedicata all’evoluzione della Valle di Blenio (e dell’insieme del territorio alpino) durante il cinquantennio 1970–2020, documentata e raccontata dal mensile Voce di Blenio – si è voluto valorizzare tramite il Portale cartografico interattivo anche parte delle pubblicazioni del mensile di riferimento per la Valle di Blenio. Per possibilità di approfondimento dei contenuti, indipendenza dalla cronaca mensile e qualità editoriale, la scelta è caduta sui dossier di Voce di Blenio (Voce dossier), che sono in buona parte ricercabili e disponibili tramite il Portale cartografico. Dei 71 dossier pubblicati fra il 2008 e il 2022, ne sono stati selezionati 62 che possono essere attribuiti a una o più posizioni geografiche ben precise e che trattano temi non di stretta attualità del momento nel quale sono stati pubblicati.